venerdì 16 giugno 2017

...Figlia del silenzio...


TRAMA


Lexington, 1964. Sulla città infuria una tempesta di neve. È notte quando Norah Henry avverte le prime doglie: è impossibile raggiungere l'ospedale e suo marito David decide di far nascere il bambino con l'aiuto di Caroline, la sua infermiera. Norah partorisce due gemelli: il maschio, nato per primo, è perfettamente sano, ma i tratti del viso della bambina rivelano immediatamente la sindrome di Down. Travolto dalla disperazione, David affida la piccola a Caroline, ordinandole di rinchiuderla in un istituto. A Norah, sedata dall'anestesia durante il parto, dice che la bambina è morta. Ma Caroline non può abbandonare la piccola Phoebe. Con un coraggio che non credeva di avere, fugge in un'altra città, determinata a prendersi cura della bambina e a conservare un segreto che solo lei e David conoscono. Un segreto che nel tempo si farà sempre più insopportabile e, come una piovra, allungherà i suoi tentacoli sulla vita di David e della sua famiglia: lui, ossessionato dal senso di colpa, ma incapace di affrontare la realtà, Norah, inconsolabile per la figlia che crede morta, e Paul, il fratellino di Phoebe, che cresce in una casa piena di dolore. Intanto Caroline vivrà con gioia l'inaspettata maternità ma dovrà affrontare anche molte difficoltà: Phoebe è vivace e sensibile ma i suoi problemi e i pregiudizi che la circondano costringeranno Caroline a combattere una dura battaglia contro il mondo. Fino al giorno in cui i destini delle due famiglie torneranno a incrociarsi.


RECENSIONE

Di questo romanzo avevo letto tante recensioni che mi hanno incuriosito parecchio, tanto da decidere di prenderlo in biblioteca... È un romanzo che si snoda durante l'arco di 25 anni e la particolarità è che è scritto da ben 4 punti di vista (che sono quelli dei personaggi principali)! Questo espediente usato dalla scrittrice è servito, per sua ammissione,  a stemperare l'emozione quando la scrittura diventava particolarmente coinvolgente e, devo dire che, anche a me leggere  da  un personaggio all'altro  è servito a smorzare il pathos che cresceva, specialmente in alcune parti del romanzo particolarmente toccanti. La vicenda inizia nel  1964 e si conclude nel 1989  e tratta di una patologia che, ancora oggi, nonostante i passi da gigante fatti, è probabilmente un problema per tante famiglie.... È un romanzo che si legge d'un fiato, mi è piaciuto il modo delicato con cui si affronta la sindrome di Down, alle tantissime difficoltà incontrate e le battaglie fatte dalle famiglie, in quel periodo storico, in America, per dare un'istruzione pubblica ai tanti bambini con questa patologia....  E sopra tutto,  mi è piaciuto l'amore che si legge in tutto il romanzo, che lo permea....l'amore che, a volte, induce a sbagliare credendo di fare bene ma ottenendo il risultato opposto, cioè la sofferenza delle persone amate.... Ma sempre l'amore riscatta la sofferenza e tutto come le tessere di un puzzle....trova il suo perché....


2 commenti:

  1. che bello! Angie, come va la mano?

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    1. ciao Irene! scusami il ritardo!! la mano va meglio, la fisioterapia funziona, fortunatamente...quindi piano piano, riprendo la mobilità...
      grazie di cuore
      :*

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Grazie di cuore del tempo che mi stai dedicando! Risponderò appena possibile!